19 dicembre, 2008

Gli oggetti magici





Le defixiones fanno parte del repertorio magico usato nel mondo antico e rimasero in uso fino in tarda epoca cristiana,quando la Chiesa proibì severamente ogni forma di superstizione,che però continuò ad essere perpetrata in segreto.
La magia nell'antichità era vista come qualcosa legato alla vita,alla "sacralità profana",alla fortuna,e per cercare questa buona sorte si utilizzavano oggetti quotidiani ,sui quali si incidevano simboli magici o parole,spesso apparentemente senza senso,anche se potevano avere una lettura numerica,perchè nella cultura greca i numeri venivano scritti utilizzando le lettere dell'alfabeto associate ciascuna ad un numero;frequentemente sono state trovate gemme con la scritta ABRASAX che numericamente corrisponde a 365,numero portatore di fortuna per eccellenza.
Altro strumento utilizzato per la magia sono grandi chiodi incisi con simboli sconosciuti e tutt'ora senza significato che potevano avere significati criptici;sono presenti nelle culture greca e latina e l'immagine qui sopra riportata fa parte di una collezione del British Museum,Londra.

Lamelle questa volta d'oro e non di piombo sono a loro volta oggetti legati al mondo magico-religioso:sono le lamine auree orfiche.Questi sottili fogli d'oro venivano ripiegati e collocati nella bocca o nelle mani dei defunti per garantire loro una "guida per il viaggio ultraterreno".

Le lamine orfiche furono utilizzate dal IV al II sec a.C e furono per lo più influenzate dalla filosofia greca,soprattutto da quella orfico-pitagorica.

Esistono due tipi di lamine:il primo si rivolge a Persefone e altre divinità infere per raggiungere un aldilà "terreno;il secondo tipo,orfico per eccellenza ,si riferisce a Mnemosine e alla sua fonte della memoria che consente di comprendere l'essenza stessa dell'anima.

Per concludere ecco un esempio di laminetta orfica rivolta a Mnemosine:


Questo è il regno di Mnemosine. Qualora tu venga a morire, andrai alle case ben
fatte di Ade: a destra c'è una fonte; accanto ad essa sta un bianco cipresso.
Venendo laggiù le anime dei morti trovano refrigerio. A questa fonte non ti
avvicinare affatto! Ma più avanti troverai la fresca acqua che scorre nel lago
di Mnemosine: di sopra vi sono i custodi. Essi ti domanderanno, nell'animo loro
prudente, che cosa tu veramente chieda alla Tenebra di Ade funesto. Dì: figlio
io sono della Greve e di Urano stellato. Sono arso da sete e muoio, ma datemi
subito la fresca acqua che scorre dal lago di Mnemosine". E, invero, avranno
misericordia di te con il consenso del re di sotterrra; e, invero, ti
permetteranno di bere al lago di Mnemosine e, invero, anche tu, dopo aver bevuto
verrai alla via sacra che anche altri iniziati e baccanti percorrono incliti"




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